29 Ottobre 2015 by Mondo2.0
Gli OVER 60 leggono meglio da tablet
Ci sono ricerche che evidenziano palesi ovvietà ed altre che, talvolta, raggiungono obiettivi inizialmente nemmeno ipotizzati, studi che cambiano la nostra prospettiva, che affermano e superano alcuni nostri pregiudizi.
No, non stiamo per raccontarvi per l’ennesima volta la scoperta della penicillina da parte di Alexander Fleming, l’ambito di riferimento è sicuramente meno rilevante, ma gli esiti della ricerca sono, con le dovute proporzioni, altrettanto sorprendenti e interessanti.
La ricerca a cui facciamo riferimento è stata realizzata presso l’ Università di Magonza (Mainz) e pubblicata nel 2013 su PlosOne (Full Article).
Lo studio analizza la capacità percettiva e lo sforzo cognitivo nella lettura di testo in formato cartaceo e su dispositivi elettronici.
Più precisamente le studio in questione utilizza misure di EEG e eyetracking combinate al fine di verificare se la lettura tramite dispositivo digitale richiede uno sforzo cognitivo superiore a quello necessario durante la lettura di libri tradizionali.
Il punto chiave è nell’applicare una metodologia affidabile e poi comparare i risultati ottenuti con i giudizi, soggettivi, espressi dai lettori coinvolti nell’esperimento.
Lo studio è stato effettuato analizzando la “EEG frequency activity and fixation” durante l’azione di lettura su tre diversi dispositivi: tablet, e-reader e libro cartaceo, combinando tali dati numerici con un questionario compilato personalmente da ogni partecipante.
Questa dualità, nel campione di lettori diviso in due fasce d’età, young ed elderly, e nell’uso di tecniche automatiche abbinate alla raccolta di opinioni personali, ha portato a conclusioni divergenti e, in parte, sorprendenti.
Nessuna sorpresa riguardo i nativi digitali, o meglio i giovani adulti, l’azione di lettura su libro cartaceo risulta più agevole, le misure del movimento oculare rivelano tempi più lunghi, e quindi maggiore impegno visivo, durante l’azione di lettura tramite dispositivi elettronici. I questionari confermano tale trend, quanto percepito dal lettore corrisponde e conferma quanto raccolto tramite tecniche di tracciamento del movimento oculare.
Leggere su carta risulta per i giovani adulti, fascia d’età 21-34, più agevole.
La colonna azzurra presente nel successivo grafico evidenzia come per i “Young adults” il media che ha reso più agevole la lettura durante la sperimentazione sia nettamente il libro cartaceo (Book page).
Ricordiamo di avere già trattato questo argomento in un precedente articolo, di avere evidenziato come, ad oggi, la lettura sequenziale su libro cartaceo è per i giovanissimi meno impegnativa, in grado di fornire più informazioni, memorizzate per un arco temporale leggermente più lungo.
Ricordiamo altresì che l’attuale generazione di “giovani adulti” non è completamente digitale, si tratta di soggetti che hanno effettuato un percorso di apprendimento nella scuola primaria e secondaria basato sulla scrittura e lettura su supporto cartaceo, riteniamo che la generazione che utilizzerà solo sussidiari elettronici (evento per molti di noi discretamente sconcertante a cui abbiamo dedicato un altro interessante articolo) avrà una diversa e forse migliore sensibilità digitale.
Ma andiamo al dunque.
I lettori “meno giovani” leggono più velocemente e con minore impegno cognitivo tramite la tablet, è questa la prima sorprendente conclusione a cui arriva la ricerca. Ciò viene motivato dalla minore sensibilità oculare dovuta all’età, si sostiene che i lettori più anziani possono beneficiare del contrasto fornito dal tablet. Il dispositivo elettronico evidenzia meglio il testo “retro illuminato” (prima colonna nel successivo grafico “Medium with the best readability”, dispositivo “Tablet” per la categoria “Older adults”, fascia d’età 60-77).
La seconda sorprendente conclusione è che molti lettori “older” non si accorgono di tale beneficio e, nel questionario da loro compilato, indicano di gran lunga il libro cartaceo come il dispositivo migliore, più comodo e veloce da leggere.
La conclusione a cui arriva la ricerca è che la valutazione soggettiva, relativamente al media utilizzato, deve essere dissociata dallo sforzo cognitivo e neurale speso nel trattamento delle informazioni durante la lettura.
In poche parole questa ricerca evidenzia tre diverse, concomitanti e contradditorie, situazioni:
- La minore capacità ricettiva da parte dei lettori più giovani a fronte di un testo digitale,
- il pregiudizio dei lettori meno giovani nell’utilizzare un media digitale per la lettura,
- il fatto che in determinate condizioni le tablet, dispositivo ad uso generico, si legga meglio di un e-reader, dispositivo orientato alla sola lettura.
C’ è un gap culturale e cognitivo da colmare nelle nuove generazioni, c’è un pregiudizio digitale da colmare nelle generazioni più longeve, ci sono aspetti tecnici finalizzati all’uso da migliorare nei media elettronici in commercio.
Il paradosso è che i più giovani spesso preferiscono utilizzare media digitali, gli “over” il libro cartaceo, e che ad entrambi un esperto consiglierebbe l’acquisto di un e-reader, tutte situazioni, in base alla ricerca descritta, non ottimali.
Questi paradossi sono tipici delle epoche “di transizione“, quando l’elemento innovativo che determina un forte cambiamento non si è ancora completamente affermato, in cui le alternative d’uso non vengono viste come opportunità ma come scelte antagoniste, rappresentative di diverse generazioni e diversi stili di vita.
Dobbiamo dire, a parziale sostegno dello strumento e-reader, che la ricerca è stata realizzata oltre due anni fa, in questo arco di tempo i dispositivi hanno subito ulteriori significative evoluzioni.
Ebook e libro cartaceo non sono strumenti antagonisti, la cultura ha sempre lo stesso, autentico e immenso valore, e prescinde dal media che la veicola.
E’ importante che ognuno di noi scelga, senza preconcetti, la modalità di lettura più consona.
Il trend di acquisto di eBook in Italia è in costante crescita, il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia dell’Aie-Associazione Italiana Editori segnala nel 2014, a fronte di un leggero calo per il libro cartaceo, un incremento sul fronte digitale, con il 26,7% dei titoli disponibili e oltre 40 milioni di Euro di fatturato.
Nel ringraziare “PlosOne” per la ricerca oggetto di quest’articolo, disponibile in rete, ricordiamo che Mondoduepuntozero è solo un gioco, una passeggiata da fare assieme in rete, non ha nessun fine commerciale.