Il Doodle di Google

Il Doodle di Google è uno dei simboli di internet, visualizzato ogni giorno in rete da centinaia di milioni di persone,  è una vera e propria icona del nostro tempo, l’emblema di un modo diverso di comunicare, di fare informazione, di mettere in evidenza, di ricordare.
Ma perché il Doodle di Google ci piace così tanto?
Innanzitutto è semplice, si tratta di un’immagine, dalle dimensioni ben definite, mai eccessive, inserita sempre nello stesso contesto, stesso punto, stessa pagina bianca. Semplice e allo stesso tempo efficace.

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Millennials, Silver surfers e lo shopping on-line

Questo articolo fa riferimento allo studio denominato “Mobile Millennials: Retail Myths and Realities” pubblicato recentissimamente, in data 1 aprile 2016, dalla comScore.
Riteniamo quanto proposto da comScore un ottimo punto di partenza per effettuare un “confronto generazionale“. Più precisamente comScore si pone l’obiettivo di comparare, nella ricerca in questione, l’interesse e l’acquisto  on-line,  al dettaglio, da parte di due diverse generazioni:

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Caro Google ti vogliamo tanto bene

Volevamo scrivere questo articolo da molto tempo. Proprio così.
Perché se internet ha cambiato i nostri spazi, se i social hanno cambiato il nostro modo di comunicare, se gli smartphone hanno modificato quanto e dove  comunichiamo….Google ha cambiato il nostro modo di cercare e di scegliere e, indirettamente, di pensare.
Google suggerisce, stimola, ci osserva e propone di conseguenza.
È il nostro fratello maggiore o, per dirla in termini orwelliani, è il nostro “grande fratello“.

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Il passaparola in rete, the word of mouth

“Il posto è piccolo la gente mormora“, “in un piccolo paese come questo tutti sanno tutto“, “le notizie qui in provincia corrono veloci come il vento“,…
Le dinamiche relazionali nei piccoli centri  sono, da sempre, caratterizzate da una velocità, in termini di comunicazione e diffusione, sorprendente.

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Come sara’ la nostra vita nell’anno 2000?

Come sarà la nostra vita nell’anno 2000… ma il 2000 è già passato,  ma che articolo è? Ancora la frottola del millennium bug? Calma, calma, non c’è nessun errore. Vogliamo solo fare un passo indietro per schiarirci le idee.
In  questo BLOG, in buona parte degli articoli, tentiamo di capire l’impatto che le nuove tecnologie e la rete hanno nella nostra società, oggi e  negli anni a venire.
Non siamo ovviamente i primi a fare questo esercizio ” in prospettiva”, molti prima di noi hanno tentato di prevedere le tecnologie del futuro.

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Lonely window: Soli davanti al computer

Prima dell’avvento di internet il rapporto tra uomo e computer era estremamente personale. Accendere il computer significava, spesso, smettere di comunicare, voltare le spalle agli altri. La programmazione, i videogiochi, la videoscrittura erano momenti intimi, di rado condivisi se non a fronte di un risultato finale. Chi, negli anni ottanta, utilizzava frequentemente un computer era, spesso, consapevolmente,  isolato dal resto del mondo.

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Sparlare della TV? Facciamolo su Twitter

Internet è l’unico vero antagonista della televisione. A dire il vero internet non è un media, come la TV, è una vera e propria dimensione,  virtuale, dotata di una sua struttura sociale, emozionale, tramite cui è possibile partecipare e non solo osservare, aperta al contributo di tutti.
La rete è di i fatto antagonista non solo della TV ma anche del mondo reale.

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Ipertesto e iperromanzo: come cambia il nostro modo di leggere

Alcuni di noi hanno cambiato, nell’ultimo periodo, il modo di affrontare un testo, di leggere. Non abbiamo statistiche a riguardo ma, supponiamo, rapportandoci ai frenetici trend d’uso di APP come WhatsApp e social networks come Facebook, che il fenomeno, probabilmente, è molto più ampio di quanto possiamo immaginare.

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L’equivoco sulla lettura digitale

In quest’articolo ci concentriamo, per l’ennesima volta, sul falso dualismo tra libro cartaceo ed eBook ovvero tra lettura cartacea & lettura digitale.
In passato abbiamo analizzato studi universitari che hanno accertato come la lettura sequenziale, su testo cartaceo, lascia maggiori tracce nella nostra memoria, abbiamo scoperto,  con sorpresa, che gli anziani beneficiano durante la lettura della retro illuminazione fornita dalle tablet, abbiamo cercato di spiegare il potenziale, notevole, insito nell’ipertesto, nei link che collegano un testo ad un altro.

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Pendolari Smart: Smart Commuters

Torniamo, per un attimo, indietro nel tempo. Siamo negli anni ‘60, abbiamo la possibilità, questionario alla mano, di chiedere ai passanti, cittadini degli anni ’60, come saranno i mezzi di trasporto del futuro, fra cinquant’anni o poco più, ad esempio nel 2016.

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Bebè digitali e nuovi giocattoli Smart

Ci stiamo trasformando in una “società digitale“, si tratta di un   processo, molto veloce,  che coinvolge un numero sempre maggiore di persone, le fa comunicare, le mette in relazione dal punto di vista emotivo e multimediale. Un processo che, nel giro di un decennio o poco più, interesserà tutta la popolazione mondiale. A rendere certo questo trend ci sono sia le crescenti statistiche di utilizzo di internet sia la  capacità digitale che i  giovanissimi, i “nativi digitali”, dimostrano in  rete.
Lo studio realizzato da ISTAT, denominato “Cittadini e nuove tecnologie”, evidenzia come la presenza di giovani in casa rende molto probabile, quasi certo, l’acquisto di un abbonamento ad internet:

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Slow Reading: Leggere con lentezza

Veloci, sempre più veloci. Andiamo sempre più veloci. Durante la nostra giornata, da quando si sono diffusi i dispositivi smart, telefoni e tablet, non facciamo che ricevere nuovi stimoli: testi, video, immagini, brevi file audio, email, emoticons, … . Ci arriva di tutto.

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