23 Marzo 2013 by MondoDuePuntoZero
KOYRE’ e la diversa gestione del tempo nei secoli..
Alexandre Koyrè ha analizzato, nel suo testo denominato “Dal mondo del pressappoco all’universo della precisione” il rapporto tra scienza pura ed innovazione scientifica. Vi invito sinceramente a leggere questo libro sia per la trama congetturale particolarmente fluida sia per il numero assolutamente ragionevole di pagine, sappiamo che in ambito sociologico la dote sicuramente più rara è quella di sintesi).
L’analisi storica del rapporto tra pensiero dell’uomo e macchine segue un filo logico e storico coerente, una progressione lucida in grado di narrare la storia del progresso umano ed allo stesso tempo evidenziare i rischi insiti nell’automazione, tra cui la perdita dell’azione manuale, dell’unicità dell’opera e dell’essenza insita nel pensiero e nella componente estetica esito di ogni produzione umana.
La visione di Koyrè va ben oltre il consueto confine pessimista dell’ “era meglio prima”, accertatosi dell’avvenuto cambiamento riesce ad evidenziare in modo critico anche i benefici impliciti nella nuova società moderna basata sulle macchine e sulla produzione, tra questi in particolare il maggiore tempo libero e l’innalzamento del livello minimo di benessere, fattori che hanno alimentato nella seconda parte del ventesimo secolo una maggiore identità del singolo.
Indagare oggi, quasi cinquant’anni dopo la morte di Koyrè, sugli effetti dell’innovazione e della tecnologia, termine che oggi comprende qualcosa di più della sola meccanizzazione e produzione di massa, significa sopratutto analizzare gli effetti del nuovo web sulla società divenuta globale.
Il collasso del sistema basato sulla produzione causato da numerosi concomitanti fattori tra cui il più scontato e prevedibile è senz’altro la saturazione del mercato globale non ha però in alcun modo rallentato la corsa dell’uomo verso l’innovazione, corsa che intendo subito precisare, non è mai stata foriera di soli benefici.
La maggiore disponibilità di tempo libero e di benessere sta progressivamente convogliando l’operatività delle nuove generazioni, ma non solo, verso nuovi spazi fertili, spazi da colonizzare, spazi virtuali, spazi web 2.0.
Il senso di questa accellerazione lo si può cogliere in un gesto quotidiano, la ricerca con il principale motore di ricerca utilizzato in rete di un termine qualsiasi, ad esempio il termine “web”, la cui risposta è “Circa 14.010.000.000 risultati” ottenuta in 0,17 secondi. Risposta che apre il fronte a numerose riflessioni, relativamente alla quantità spropositata di informazioni presenti in rete, ai tempi di risposta rapidissimi e soprattutto perchè mai accanto ad un numero composto da undici cifre ci debba essere un “Circa”…
Trovo numerose similitudini tra gli effetti sociali conseguenza di una diversa gestione del tempo effetto della modernizzazione, evidenziati da Koyrè, e gli effetti determinati dal nuovo spazio virtuale a disposizione di tutti, il Web.
In entrambi i casi si tratta di cambiamenti epocali irreversibili, in prima analisi forme di regressione in termini di comunicazione e creatività umana ma, se analizzate in modo complessivo, semplicemente espressione di una nuova e completamente inedita struttura sociale e relazionale.
La società moderna con i suoi strumenti si sovrappose alla società contadina, scandendone in modo diverso, più veloce, più frenetico, il tempo, le modalità di interazione, i ruoli e gli status sociali.
La società webmoderna introduce una nuova dimensione virtuale nell’essere, nel collaborare, determinando nuove modalità di aggregazione e di socializzazione ed anche una nuova ulteriore notevole accelerazione nel nostro vivere, agire, selezionare, pensare.
Anche la problematica dell’unicità è fortemente simile, nel primo caso con la produzione industriale si aveva la paura di perdere la componente creativa legata all’azione manuale ed artigianale, oggi si suppone che un’informazione istituzionale partecipata, contaminata, dal popolo della rete possa depauperare le nostre scienze.
Koyrè analizzava una società molto più veloce della precedente, probabilmente la sua mente aperta e visionaria già immaginava ulteriori incredibili accelerazioni sociali
…dall’universo della precisione verso infiniti universi virtuali.
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