Il nuovo giornalismo in Internet.

Il “Digital news Report 2016” del Reuters Institute ci permette di fare interessanti considerazioni sul rapporto, in continua evoluzione, tra il giornalismo moderno e la rete.
Un report globale, interessante e dettagliato, che vi consigliamo di leggere (fonte originale: http://www.digitalnewsreport.org/)
Decidiamo di analizzare in particolare i dati che riguardano l’Italia.

Il primo indice numerico su cui occorre fare attenzione è l’ “Internet penetration“, ovvero l’indice d’uso di internet da parte della popolazione italiana, nessuno escluso. Siamo al 62%.
Questo indice, apparentemente generico, indirizzerà tutte le nostre riflessioni in quanto dimostra:
– che internet, la rete, è ancora nella sua fase iniziale, primordiale. Molto cambierà in futuro. Modalità d’uso, interazione, comunicazione.
– che sei persone su dieci in Italia usano Internet, sempre più intensamente e frequentemente. E che, viceversa, a quattro persone su dieci in Italia di internet non importa nulla.
Non vogliamo minimizzare un fenomeno complesso come il “digital divide”, il divario nelle competenze e nell’uso degli strumenti digitali, ma riteniamo che questo divario, viste le crescenti statistiche d’uso da parte dei più giovani, si andrà quasi ad azzerare in un paio di decenni.

Il 38% di italiani, che ad oggi non usa e non ama internet, fruisce notiziari e legge articoli su carta stampata secondo un modello di comunicazione estremamente tradizionale. Le news proposte da Rai e Mediaset, ad esempio, incontrastati leader della TV generalista, hanno poco ritmo, di rado sono immediate, spesso seguono un filone narrativo lento, che approfondisce il dolore insito nella notizia e la storia dei personaggi coinvolti, il dettaglio intimo, più che la notizia stessa.

La Rai ha il 64% di accesso/share settimanale alle news, Mediaset il 53%, un vero e proprio “duopolio televisivo“. Seguono, a forte distanza, SkyTg24 e RaiNews24 con il 36%,  poi Tg La7, TgCom24 e La Repubblica con il 30%.

TOP BRANDS TV RADIO PRINT WEEKLY USAGE
Viceversa il  62% di utenti internet ha ben altri ritmi, pulsioni, esigenze. Di conseguenza la classifica delle risorse online più accedute è discretamente diversa, più varia, in continua evoluzione e con distacchi percentuali non clamorosi come nel precedente caso.

Al primo posto troviamo  “La Repubblica online” con il 33%, poi TgCom24 online (28%), Sky Tg24 online (23%), Ansa online (23%), il Corriere della Sera online (21%), Yahoo news (21%), il Fatto Quotidiano online (18%), Notizie.Libero.it (17%), ecc..
Tutte fonti accessibili da Personal computer ed anche da dispositivi mobili, quindi anche in viaggio, aggiornate sempre, in tempo reale, con le ultime news. Ricche di contenuti sintetici, di servizi, di immagini, contenuti multimediali “pronti per l’uso“, in particolare brevi video.

TOP BRANDS ONLINE WEEKLY USAGE
Riteniamo interessante evidenziare come quotidiani cartacei che hanno un discreto successo in rete siano anche gli stessi ad ottenere risultati soddisfacenti in termini di vendite su carta. Il termine “soddisfacente” non è da noi usato casualmente, il trend di vendita dei quotidiani su carta è negativo. I migliori casi possono quindi, al massimo, dirsi “soddisfacenti”.

Guardiamo al futuro, sempre a partire da questi numeri. Il diagramma “WEEKLY REACH PER DEVICES” ci dice che in soli tre anni il numero di utenti che, tramite smartphone, fruiscono news in internet è più che raddoppiato, dal 26% al 53%. Anche la fruizione tramite tablet, dispositivi che stanno vivendo una nuova evoluzione (verso i “Convertibili 2 in 1”), è passata dal 14% al 22%.

L’accesso alle news avviene sempre più spesso da dispositivo mobile.

WEEKLY REACH PER DEVICE
Allo stesso tempo il successivo diagramma ” SOURCE OF NEWS 2013-16” indica:
– le difficoltà della carta stampata, passata dal 59% al 43%, in parte come conseguenza della possibilità di accedere,  gratuitamente e in modo facile,  all’informazione in rete.
– un forte ritorno della TV, dal 74% al 83%, che raggiunge la stessa percentuale dell’online (internet), in parte anche per merito di alcune nuove proposte, prima citate, come lo Sky Tg24, più dinamiche e al passo con i tempi. Nuove proposte che trasformano,  nel breve periodo, internauti in spettatori televisivi.
– un forte incremento nell’uso degli strumenti social, passati dal 27% al 54%. La fruizione di news su Twitter, social che garantisce una velocissima diffusione, o su YouTube contenitore che ci permette di vedere immediatamente un video associato all’evento, testimoniano il nuovo “forma mentis” dello spettatore, molto più dinamico ed interattivo.

SOURCE OF NEWS 2013 2016

Concludendo nell’ultimo triennio è variato il modo di fruire e raggiungere le news, anche se, a ben vedere, siamo solo all’inizio di un percorso.
Alcuni indicatori, come l’utilizzo social e l’utilizzo da smartphone, di fatto raddoppiati, confermano la tendenza che favorisce l’informazione in rete. Ciò vuol dire notizie spesso molto brevi, gratuite, ipertestuali (con riferimenti che portano verso altre news ) e molti molti molti contenuti multimediali.
Allo stesso tempo la TV mantiene ancora un leadership complessiva negli accessi, seppure condivisa con internet.

Eppure, nonostante questo pareggio, la sensazione, dati ISTAT sull’accesso ad internet alla mano, è che nel prossimo decennio, o poco più, ci sarà uno spostamento massivo di telespettatori verso internet, almeno per quanto riguarda l’accesso alle news. Cambiamento che Mediaset, con il TgCom24 online,  ha preso in seria considerazione. Onda di cambiamento che la RAI, da sempre azienda più tradizionale e conservatrice, fa molta fatica ad oggi a cavalcare, e che le costerà probabilmente l’attuale leadership.

In un mondo che cambia, sta cambiando, velocemente, anche il modo di informare.

Mondoduepuntozero.

Nel ringraziare  “Reuters Institute” per i dati oggetto di riflessione in quest’articolo ricordiamo che Mondoduepuntozero è solo un gioco, una passeggiata da fare assieme in rete, non ha nessun fine commerciale.