28 Gennaio 2020 by Mondo2.0
Essere Tik Tokers
Il 4 ottobre 2015, nel nostro articolo “Instagram EXPO Globale”, raccontavamo i pregi del nuovo social emergente, Instagram.
Riportiamo la frase clou del nostro articolo: Instagram si lascia sfogliare, anche su dispositivo mobile, ha un forte impatto visivo, è multicolore, è multimediale e multilingua, permette di esporre una proiezione del proprio sé senza doverla obbligatoriamente spiegare, è spazio espositivo globale consultato da decine di milioni di persone ogni giorno…
Sono passati cinque anni e Instagram con le sue agorà basate sugli hashtag ci convince ancora.
Instagram si è rivelato più attuale di Facebook, grazie al suo DNA multimediale, alla presenza di aggregazioni mutanti, in continuo movimento.
Per gli stessi motivi oggi, qualche anno dopo, Tik Tok sta decisamente superando Instagram.
ComScore ha rilevato, in solo tre mesi, un incremento degli utilizzatori di Tik Tok in Italia del +202%, da 2,1 milioni a 6,4 milioni di utenti.
Tik Tok ha triplicato i suoi utenti in tre mesi.
E nel mondo non va diversamente con oltre 1,5 miliardi di utenti che hanno scaricato l’APP Tik Tok.
Il nuovo social, graditissimo dai giovanissimi (ma non solo visto il +258% per utenti nella fascia 25-34 anni), è una vera e propria vetrina multimediale dove migliaia di “Tik Tokers” si espongono personalmente.
Con Facebook abbiamo capito, tutti, che è possibile socializzare e raccontarsi in rete.
Instagram ha superato la centralità del testo tramite immagini e hashtag, ed ha sdoganato i brevi video. E, a sua volta, ha aperto la strada a Tik Tok.
I Video di Tik Tok sono brevissimi, in genere durano 15 secondi. I protagonisti raggiungono in pochi secondi la massima esposizione mediatica, sono influencer e influenzabili, ego e centrici, anche se per pochi istanti.
In Italia si pubblicano 236 video al minuto.
Popolarità, sintesi, impatto multimediale, condivisione, … questo è Tik Tok.
Tik Tok probabilmente non è l’APP più moderna presente negli Store ma è, probabilmente, l’APP utilizzata in modo più fantasioso, aggregativo, dinamico e di tendenza.
Il “Tik Toker” cerca l’originalità, è volutamente appariscente sino al ridicolo, tenta di creare qualcosa di unico, di originale.
I Tik Tokers attingono da tutto ciò che li circonda, sono spesso sarcastici, si emulano, si distinguono e contraddicono.
Al centro di Tik Tok troviamo i “trend”, veri e propri tormentoni, basati su intuizioni creative: Basi musicali disegni originali, imitazioni, imitazioni delle imitazioni, filtri, … strumenti utilizzati dai Tik Tokers nei più disparati modi. Una nebulosa, un agglomerato interpersonale, in continua evoluzione creativa.
Spesso questi video sono talmente originali da creare un cortocircuito con video musicali, programmi e spot televisivi, gli uni “copiano” dagli altri e viceversa. Un vortice, una sorta di brainstorming globale. Tendenze che influenzano il popolo social, web-influencer che ispirano i normali media.
C’è un nuovo modo di comunicare? Se c’è è su Tik Tok, e c’è già una moltitudine di giovanissimi Tik Tokers che si sta divertendo utilizzandolo. Lo farà per alcune ore, forse giorni, per poi passare altrettanto rapidamente a fare altro.
Creatività, rapidità e multimedialità sono parte essenziale del quotidiano, dell’esperienza sociale.
Ci chiediamo quali potranno essere gli effetti nel lungo periodo di una così capillare esposizione multimediale, specie per un bambino o per un giovanissimo teenager.
Spesso i Tik Tokers non hanno neanche l’età per dare l’assenso all’utilizzo dei dati personali. Formalmente molti dei giovanissimi creativi che alimentano costantemente la rete non sono connessi. Ciò dimostra ulteriormente il divario tra mondo reale (e le sue norme) ed il mondo 2.0 in continua trasformazione.
Viceversa Tik Tok è anche un “indice” di digital divide. Trovate stupido pubblicare un video in rete? Seguire una nuova tendenza kitch? Non volete in alcun modo apparire sul web? Forse siete molto riservati ma, molto più probabilmente, avete un divario digitale verso Internet ed i suoi eccessi. Verso le sue vetrine virtuali.
Qual è il punto di arrivo del nostro articolo? Non siamo certo qui per celebrare Tik Tok.
Piuttosto ci chiediamo se è possibile fare didattica, insegnare ed informare utilizzando strumenti non tradizionali. Creando nuovi legami visivi verso le nuove generazioni.
E’ possibile insegnare arte, storia, letteratura utilizzando brevi video? E’ possibile coinvolgere i propri studenti utilizzando gli hashtag?
E’ possibile che un insegnante diventi un “Tik Toker”?
Possiamo utilizzare le dinamiche e gli strumenti di comunicazione dei giovanissimi per i giovanissimi? Assieme ai giovanissimi?
Cultura ed informazione devono obbligatoriamente utilizzare canali “non social”, istituzionali?
Sei un insegnante, un bibliotecario, un’assistente sociale, uno psicologo infantile?
Accetta la sfida, utilizza Tik Tok per coinvolgere i “tuoi” giovani utenti in modo creativo, empatico.
Il nostro consiglio? Non c’è né trend né tempo da perdere, è necessario essere multimediali, comunicare tramite Instagram e Tik Tok.
Perché in questo Mondo 2.0 siamo tutti in vetrina. Ci potete scommettere il vostro hashtag.
Mondoduepuntozero
E non dimenticate di scaricare Tik Tok sul vostro smartphone.