Internet nel mondo: I numeri

Prendiamo spunto, come già fatto in passato, dal “Digital yearbook” realizzato da “We are social“, in particolare dalla sua “global overview” denominata “Digital in 2016” che tramite 537 slides fornisce interessanti indicazioni statistiche, globali, sull’utilizzo di internet nel 2015. Indicazioni quindi molto recenti.

Ringraziamo immediatamente  “We are social” per la pubblicazione in rete di questi contenuti statistici, ottimi, caratterizzati da una intuitiva infografica.
Sfogliando le oltre cinquecento slide/pagine proposte  giungiamo ad alcune, speriamo per voi interessanti, considerazioni.

Il 46% degli esseri umani si collega ad internet, circa tre miliardi e mezzo di utenti su oltre sette miliardi di persone presenti nel pianeta terra, con un aumento nel 2015 del +10%. Ciò significa che entro il 2016, con analogo trend di crescita, si potrebbe raggiungere e superare la soglia del 50%,  un passaggio dal forte valore simbolico:

Nel 2016 la  maggioranza degli abitanti del pianeta terra utilizzerà internet.

Il 31% degli abitanti del nostro pianeta, animali e piante esclusi, utilizza strumenti “Social”, oltre due miliardi e trecento milioni di persone, anche in questo caso il trend di crescita è del +10%. Questo indicatore statistico è meno significativo, anzi ci fornisce una conclusione diametralmente opposta:

Non  tutti gli internauti utilizzano i social network.

In realtà il trend di crescita non è uguale in tutti i continenti, in Africa, dove l’utilizzo era effettivamente piuttosto scarso, abbiamo un +14% di “internet users” e ben un +25% nell’utilizzo di strumenti Social. Nuove modalità di comunicazione si stanno diffondendo, piuttosto in fretta,  anche nei paesi emergenti, soprattutto grazie alla rete mobile e all’utilizzo degli smartphone. Questo cambiamento ha un effetto determinante sia nella definizione degli stili di vita sia nell’aumento dei flussi migratori.

La condivisione di informazioni, immagini, video, personaggi, tendenze accelera il processo di globalizzazione, diffonde  brand, modelli e stili di vita.

In Europa la quota di popolazione che utilizza internet è, mediamente, molto alta, il 73% con un aumento del +4%. Cifra che raggiunge l’83% nella “West Europe“. Questi indicatori ci dicono che, probabilmente, in buona parte del vecchio continente abbiamo raggiunto il limite massimo d’interesse. Un ulteriore significativo incremento potrà avvenire  solo a fronte di un ricambio generazionale, probabilmente entro  due decenni. Più precisamente quando i  millennials, ovvero i nati nel ventunesimo secolo, diverranno la maggioranza “attiva” su  questo pianeta. Oppure, ad essere visionari, a seguito di una trasformazione radicale dei servizi attualmente forniti dagli strumenti Social, quindi della rete.

Il 47% degli europei utilizza strumenti social, con un +4% di incremento annuale. Da questo indicatori estrapoliamo due riflessioni:

Non tutti amano usare i “Social”. L’esposizione social è paragonabile ad una  “vetrina“, non tutti i cyberutenti ritengono opportuno  esporsi pubblicamente, curare costantemente  la propria immagine “virtuale pubblica”, condividere le proprie emozioni in un contesto completamente sintetico.

Molti strumenti Social stanno raggiungendo, rispetto alla popolazione attuale, il loro apice, sta diventando sempre più difficile per Facebook, Twitter, … raggiungere  in Europa  nuovi proseliti.

In Italia troviamo il caso limite, a fronte di un incremento nell’utilizzo di Internet del +6% risulta invece stazionario il numero di persone che utilizzano Social Network. Ciò, oltre a confermare l’ipotesi di “avere raggiunto il tappo” ovvero il limite massimo di utenti interessati all’uso di questi network relazionali, suggerisce che un numero significativo di utenti ha, nel 2015, lasciato i Social. Questo fenomeno di abbandono dei social network  giustificherebbe in parte la crescita zero, la patta. Zero nonostante i numerosi giovanissimi, pre-adolescenti, che nel 2015 hanno iniziato ad utilizzare per la prima volta questi strumenti di comunicazione sociale.
Ci troviamo di fronte a questa formula:

Giovani “new entry” – Utenti che abbandonano i “Social” = Crescita zero utilizzo Social in Italia.

Il trend di crescita dei Social, nei paesi europei, è molto altalenante, in Francia +7%, Germania +4%, Polonia +8%, Russia +2%, Spagna 0%, Gran Bretagna 0%.
Senza dimenticare il +3% di crescita, sempre nell’utilizzo dei Social Network, da parte degli USA.
Troviamo, talvolta,  una casuale relazione tra PIL e trend di crescita d’uso dei social network. Relazione probabilmente occasionale, visti i numerosi parametri coinvolti, ma che, se analizzata più attentamente, potrebbe rivelare come una società più connessa e social è anche una società emergente, più moderna ed attiva,  in cui i giovani partecipano di più. Più internet, più comunicazione, più spazio per i giovani? Più produttività? Forse.

Ritornando nel nostro paese, in Italia, rileviamo un interessante 79% di utenti che si collegano almeno una volta al giorno. Chi  usa internet lo fa molto spesso. Le relazioni personali con amici, colleghi, familiari sono costantemente alimentate dalla rete. Forse è corretto affermare che chi inizia ad usare internet intensamente, vista la grande offerta di contenuti e di modalità di comunicazione,  non riesce più a farne a meno.

Anche i numeri che riguardano l’E-commerce, l’acquisto in rete, sono molto interessanti. La percentuale di persone che dichiara di avere fatto almeno un acquisto in rete negli ultimi trenta giorni è rilevante, si attesta tra il 77% e il 60% in paesi come Gran Bretagna, Corea del Sud, Germania, USA, Giappone, Francia, Canada. Particolarmente significativi anche i numeri che riguardano i “mercati emergenti”: 44% Brasile e Cina, 23% India. Che dire, se avete qualcosa da vendere fatelo su Internet.

Chiudiamo con una nota folcloristica, le due Coree sono gli antipodi come utilizzo di internet. La Corea del Sud ha il 97% degli internauti che usa internet ogni giorno, il 72% che dichiara di avere fatto almeno un acquisto on-line, presenta il maggior uso di dispositivi mobili al mondo, ed è seconda al mondo come percentuale di utenti che utilizzano i social, il 76%, seconda solo a Taiwan.
Relativamente alla Corea del Nord non viene fornito, per ovvi motivi, un quadro statistico completo, un solo indicatore ci è sufficiente, l’utilizzo di Internet è allo 0,003% per un totale di 7.200 abitanti.
Troviamo spesso grandi paradossi nella nostra storia, in questo caso due paesi vicini, caratterizzati da un comune passato e da un identico patrimonio genetico, hanno stili di vita opposti, rappresentano le estremità di un fenomeno complesso come l’utilizzo di Internet sul pianeta terra. Chi troppo e chi troppo poco? Anche in questo caso rispondiamo con un “forse“.

Dopo tanti “forse” la  certezza che troviamo in questi interessanti indicatori statistici è che  Internet, o meglio il suo utilizzo, è  globale, modifica i nostri stili di vita, diffonde tendenze, brand, speranze,  muove le genti, ridisegna i confini, cambia il modo di fare politica, di comunicare.
I media, i sociologi, gli esperti di settore, distratti dal dibattito sull’utilità di internet, della tecnologia, dei social network, non  si sono accorti che siamo entrati, passo  dopo passo, in una nuova era.

Mondoduepuntozero.

Nel ringraziare  “We are social” per i dati oggetto di riflessione in quest’articolo e “Pixabay” per le immagini ad uso gratuito che spesso utilizziamo in questo BLOG, ricordiamo che Mondoduepuntozero è solo un gioco, una passeggiata da fare assieme in rete, non ha nessun fine commerciale.

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