Internet? Niente sara’ piu’ come prima…

Lo hanno pensato tutti, con la diffusione delle prime tv, niente sarebbe stato più come prima.
Tutte quelle persone nei bar, a vedere il Musichiere, Lascia o raddoppia. Tutti in silenzio, ipnotizzati da un piccolo schermo tv con immagini in bianco e nero.

I personaggi televisivi, al pari degli attori cinematografici, esempi di stile. Scenari, abiti, atteggiamenti, modi di dire, diventano parte del gergo comune.
I fotogrammi, centinaia di migliaia, entrano nelle nostre case. Una significativa parte del nostro tempo, sociale, prima trascorso in compagnia, viene dedicato ad uno schermo televisivo piatto.

Oggi, più di mezzo secolo dopo, la storia, come spesso succede, si ripete.  Il piccolo schermo è uno smartphone, porta di accesso ad un nuovo universo,  contaminato da tendenze, opinioni di ogni genere, vere e false verità.
Scorriamo messaggi, notifiche, post, immagini, audio e video. Sempre più velocemente. Suggeriamo e accettiamo suggerimenti.
Lo hanno pensato tutti, con la diffusione di Internet, niente sarebbe stato più come prima.

Siamo di nuovo agli inizi, spettatori di una prima “nuova” puntata. Abbiamo iniziato un lungo percorso in rete, durante il quale dispositivi tecnologici e software a nostra disposizione si evolveranno molte volte.
Un esempio? Il prossimo passo. L’ultima generazione di smartphone con schermo flessibile, come il FlexPai, in grado di aprirsi e chiudersi all’occorrenza ,e quindi di raddoppiare di ampiezza.

Doppio schermo, maggiore risoluzione, maggiore capacità di lettura, maggiore abitudine a sfogliare ed approfondire contenuti anche in movimento.
La lettura, ora supportata dalle barre di scorrimento, con movimenti dal basso verso l’alto, ritornerà in parte sequenziale.
L’applicazione di strategie responsive sarà meno rilevante, vista la maggiore disponibilità di spazio video.
In parte, almeno in parte, verrà a ridursi il fenomeno denominato “hopping” ovvero la lettura del testo “a saltelli”. A favore di una lettura più ordinata.

Un primo passo verso l’evoluzione degli schermi video, il cui punto di arrivo è per noi ad oggi inimmaginabile.  Dispositivi che ridurranno il gap tra lettura cartacea e digitale.
La lettura digitale, ora subordinata per strumenti e capacità cognitiva alla lettura cartacea, subirà un sorpasso. Tutti alla fine di questo secolo scriveranno, leggeranno e comunicheranno esclusivamente in modo digitale. Di conseguenza cambierà, ulteriormente, la percezione e il tempo che dedichiamo a quanto “non ci circonda”.

Poi, improvvisamente, arriverà qualcos’altro, un ulteriore salto tecnologico, una nuova modalità di comunicare. E di nuovo, tutti, ci renderemo conto che niente sarà più come prima.

Non è solo il cambiamento a sorprenderci, è anche la velocità in cui avviene. I cicli d’innovazione tecnologica sono sempre più brevi, imprevedibili e  intensi.  Una parte significativa degli strumenti tecnologici che utilizziamo oggi saranno al limite d’uso fra 18 mesi, completamente obsoleti fra 36.

Ogni nuova generazione dovrà collaudare nuovi strumenti, affrontare  e gestire nuovi stimoli, trovare nuovi equilibri. Personali, sociali, lavorativi. Ogni precedente generazione dirà che era molto meglio prima. Altri, uomini e donne privi di immaginazione, cercheranno di distinguersi non utilizzando le nuove tecnologie, paladini di un anticonformismo estremamente conforme.
Ad ogni passaggio qualcosa sarà aggiunto e qualcos’altro andrà perso.

E poi di nuovo, improvvisamente, ci renderemo di nuovo conto che, ancora una volta, niente sarà più come prima.

Mondoduepuntozero.