Sanità Digitale

Ad essere sinceri se qualcuno dei nostri lettori ci avesse chiesto, qualche tempo fa, come sarebbe potuta avvenire un’accelerazione digitale probabilmente avremmo parlato di eBook, di eCommerce, di quotidiani “completamente digitali”, di TikTok. Aggiungendo poi che qualsiasi cambiamento digitale di tipo definitivo, in grado di coinvolgere la maggioranza dei cittadini, avrebbe richiesto almeno un decennio se non due.

Non è andata così.
E’ arrivata, improvvisamente, la “Sanità Digitale”.

A causa della pandemia i servizi sanitari sono diventati, in poco più di un anno, completamente digitali. L’APP Immuni, tanto dileggiata da media televisivi e dalla carta stampata, a cui abbiamo dedicato un articolo qualche mese fa,  è stato solo il primo passo.

E’ necessario avere SPID l’identità digitale per collegarsi al proprio fascicolo sanitario elettronico, è necessario utilizzare l’APP o lo stesso fascicolo sanitario online per ottenere il proprio green pass. E’ necessario sapere cos’è e come funziona un qrcode.

Ma non solo.  La prenotazione dei servizi sanitari, il cambio del medico di famiglia, sono possibili online. In modo facile e immediato, per chi sa farlo.

Ed è proprio questo il punto.
L’accelerazione digitale in ambito sanitario ha evidenziato la presenza, in Italia, di milioni di “analfabeti digitali”.

Persone che utilizzano marginalmente la rete e che non hanno la capacità di astrazione e d’uso utile per usufruire di servizi online. Persone inermi di fronte a questa “rivoluzione digitale” che entra nel nostro quotidiano, che riguarda alcuni dei nostri bisogni primari.

Rivoluzione che porta con sè un grandissimo paradosso, le persone di maggiore età, che necessitano di maggiore sostegno dal servizio sanitario, sono spesso le stesse che hanno un incolmabile “divario digitale” verso questi nuovi servizi online.

Un tempo ci si affidava ad altri per scrivere una lettera, ci torna in mente la straordinaria interpretazione di Totò, scrivano in Miseria e Nobiltà.  Tutti, in vario modo, sapevano comunicare a voce, ma non tutti sapevano comunicare per iscritto.

Oggi, molto tempo dopo, c’è una nuova modalità di comunicazione necessaria a tutti ma non alla portata di tutti.  
Se non si è in grado di autenticarsi tramite SPID, selezionare, stampare o scaricare un PDF o una APP è necessario, nuovamente, affidarsi ad altri. Si è “analfabeti digitali”.

Oggi come ieri questi nuovi servizi digitali sono visti con diffidenza, quasi come un elemento che va a ledere i propri diritti e le proprie libertà personali.

Oggi, non come ieri, questo tipo di servizi sono oggetto di attacchi hacker al fine di destabilizzare, rallentare, fermare questo processo di conversione al digitale.

Domani, proprio come è successo ieri con l’alfabetizzazione di massa, tutti sapranno usare servizi online sanitari, bancari, per l’acquisto di biglietti, per il pagamento delle tasse, …  

Domani questo cambiamento, questa “rivoluzione digitale” in ambito sanitario sarà dimenticata. Sarà parte integrante del nostro quotidiano.

L’afabetizzazione non ha arrecato danno alla società, anzi ha contribuito in modo significativo alla diffusione dei diritti e della democrazia. In egual modo le nuove tecnologie semplificheranno il rapporto tra cittadino e servizi. Sembra difficile crederlo oggi, ma sarà così.

Nel frattempo è ragionevole ed opportuno aiutare coloro che vivono questo divario digitale. Troviamo encomiabile l’iniziative di alcune farmacie che, tramite la sola tessera sanitaria (altra card “digitale”), stampano gratuitamente il green pass.

D’altronde è la tecnologia che ci ha permesso di realizzare i vaccini e di attivare in tempi rapidissimi un processo di vaccinazione massiva, indispensabile per combattere concretamente il covid-19, in altro modo non possibile.

Nonostante tutte le contraddizioni presenti oggi è evidente che il futuro dei rapporto tra cittadino e stato è e sarà completamente digitale. L’auspicio è che, se non subito almeno nel medio periodo, la tecnologia contribuisca nel migliorare la qualità del servizio e la possibilità di usufruirne.

Mondoduepuntozero