29 Settembre 2019 by Mondo2.0
Internet vs Negozi: Consigli per i negozianti
La notizia è di qualche giorno fa, un negoziante, frustrato dal fatto che molti dei clienti provano per poi comprare altrove, molto probabilmente su Internet, ha deciso di applicare una tariffa di 10 euro ad ogni prova di scarpe.
Notizia apparentemente divertente, surreale, da raccontare in poche righe, che ci strappa un sorriso o un commento sarcastico. Notizia che, se letta con maggiore attenzione, afferma lo straordinario, vertiginoso, cambiamento in corso nelle dinamiche di vendita e acquisto. Cambiamento che proviamo brevemente a spiegare.
Gli esercizi commerciali che vendono…
- Prodotti generici, facilmente reperibili in rete, sono entrati in fortissima concorrenza con Internet. Lo stesso identico prodotto può essere trovato a minor costo in rete.
Un singolo esercizio non può competere con uno store virtuale, di fatto illimitato per offerta e condizioni di vendita.
Inoltre il prodotto viene portato direttamente a casa, niente traffico parcheggio … riesco pure ad andare a prendere i figli in piscina.
Una lotta impari simile a quella che le piccole botteghe hanno combattuto negli anni ‘70 e ‘80 con la grandissima distribuzione. - Prodotti digitali. Internet per i Blockbuster, per i negozi di CD, per i negozi di videogiochi è una sorta di “meteorite”, come per i dinosauri ne sta determinando velocemente la completa estinzione. Chi compra al negozio qualcosa le cui modalità d’installazione ed uso sono meno amichevoli dello stesso prodotto “on-demand”? La versione in rete si installa in un attimo, si usa a consumo e costa anche meno.
- Contenuti in formato cartaceo. Riviste, quotidiani, libri. Il consumo dei quotidiani e delle riviste nel “format” cartaceo sta diminuendo velocemente, ne abbiamo parlato in numerosi articoli. Non è difficile fare due passi e incontrare in pieno giorno un edicola chiusa, definitivamente chiusa.
Pochi, pochissimi giovani leggono le news su un giornale di carta.
Le news su carta non sono aggiornate, non sono multimediali, non hanno altri link da clikkare,…
La lettura dei libri invece non ha subito, ne subirà nel breve periodo, un processo di totale conversione digitale. La lettura è un fenomeno più complesso, anche questo descritto in un precedente articolo.
Ancora una volta Internet ci sta cambiando la vita…
C’è un antidoto a questa internetizzazione delle nostre vite e dei nostri consumi?
Di certo non risolve nulla far pagare il servizio, soluzione che può solo accelerare il processo di indebolimento dei negozi.
Cosa è necessario fare?
- Proporre prodotti originali, in parte o completamente realizzati artigianalmente, eco-compatibili, non concepiti in quantità industriale. Più i prodotti sono sofisticati e artigianali più è difficile trovarne analoghi a basso prezzo in rete.
- Creare eventi, storie, composizioni che arricchiscono il singolo prodotto, o la composizione di prodotti. E’ il caso di alcuni negozi musicali che creano eventi, permettono di ascoltare, commentano l’ascolto con il cliente, suggeriscono altre opere dello stesso genere o valore. O di librerie che organizzano incontri con l’autore o gruppi di lettura. Situazioni che mirano a creare una comunità che fa, anche, acquisti.
- Diversificare i prodotti in vendita, in modo sia da catturare diverse tipologie di pubblico sia puntare su prodotti complementari, tra loro antagonisti.
- Fornire servizi di assistenza all’utilizzo, spiegare, raccontare, aiutare, sorridere. Sorridere aiuta sempre.
- Creare nel negozio un contesto originale, tramite la vetrina o altri spazi, con innesti unici, vintage o innovativi.
Facile da scrivere su un Blog, molto più difficile da mettere in pratica. Il negoziante “standard” ha sempre lavorato onestamente, seguendo un preciso schema di proposta, prova, convincimento e guadagno. Ora deve completamente cambiare approccio.
Non solo, Internet è un universo in continua evoluzione. E’ di questi giorni la notizia che Facebook fornirà on line uno “stilista virtuale”, in grado di consigliare gli acquirenti. Fashion++, lo stilista virtuale, è un sistema di intelligenza artificiale che tenta di replicare i consigli che potrebbe dare un esperto negoziante.
Internet sta cambiando il nostro modello di consumo, completamente.
La crescita dell’e-commerce per categoria in Italia, fonte “we are social”, conferma questa tendenza. In un paese con il PIL che (da anni) si aggira attorno allo zero gli acquisti online hanno ben altri trend.
Siamo entrati in vortice che prevede la ricerca del prezzo “più basso”, del colore che più ci piace, del pezzo più alla moda, nel tempo più breve.
A breve consigliati da uno stilista virtuale(Fashion++, StyleSnap, …).
E’ i negozianti? Probabilmente alcuni negozi muteranno in semplici “vetrine”:
- Entra nel negozio
- Prova ciò che ti interessa.
- Acquista direttamente online con il tuo smartphone al prezzo più basso.
- Esci a mani vuote
- Vai a casa dove ti arriverà il prodotto che hai scelto.
Nel negozio-vetrina non si acquista, si parla, si approfondisce, si prova e riprova. Tutto ovviamente gratis non a 10 euro.
I negozi-vetrina, oggi inimmaginabili, saranno una realtà nei prossimi decenni. Negozi dove non c’è né cassiere né cassa e si esce a mani vuote.
Denaro digitale in cambio di una transazione digitale per un oggetto che non ci appartiene ma che ci apparterrà.
E tutti gli altri? Coloro che continueranno con una proposta tradizionale di articoli a largo consumo? A meno di un apocalittico black-out elettrico sono destinati a chiudere.
La delocalizzazione dell’acquisto avrà effetti su altri elementi portanti della nostra società, non solo negozi e negozianti, come il prodotto interno lordo, la modalità di tassazione, le politiche sull’impiego.
Ci aspetta, dietro l’angolo, una società sempre più digitale. Impossibile non andarle in contro, potete solo scegliere come farlo, di persona o virtualmente.
Mondoduepuntozero
Nel ringraziare “We Are Social” per i dati citati in quest’articolo ricordiamo che Mondoduepuntozero è solo un gioco, una passeggiata da fare assieme in rete, non ha nessun fine commerciale.