Cosa succederà dopo il Covid?

Che società ci aspetta dopo il Covid? Tornerà tutto come prima? Quando?
E’ un momento drammatico, situazioni che nessuno di noi ha vissuto prima.
I dubbi sono molti.
Tutti ci stiamo ponendo molte domande.
Nessuno può prevedere oggi gli effetti sociali ed economici nel lungo periodo dovuti alla pandemia.

Possiamo però, in linea con gli obiettivi del nostro Blog, ipotizzare quali effetti avrà la pandemia sull’utilizzo di Internet.

La pandemia è un drammatico banco di prova per la nostra società, per il nostro modello economico.
Il nostro stile di vita è stato colpito nelle sue fondamenta: socialità, libertà, produzione e consumo.

Nell’impossibilità di vivere appieno il mondo reale siamo stati tutti, improvvisamente, catapultati nella sua nemesi digitale, il “Mondo 2.0”.

L’utilizzo massivo, prolungato, di contenuti e servizi online avrà notevoli effetti sul nostro futuro.
La società che verrà sarà molto più digitale, molto più connessa.
L’impossibilità di spostarci, la necessità di continuare a comunicare, la volontà di impegnare il tempo libero,  ha messo in luce nuovi strumenti e nuove modalità di comunicazione virtuali, alcune delle quali, superata la diffidenza iniziale, entreranno a far parte del nostro quotidiano.

  • Acquisti online. E’ il grande passo digitale causato dalla pandemia. Acquistare senza uscire da casa è oggi un obbligo, ma presto diventerà una normale abitudine. Generi di ogni tipo, anche alimentari, portati direttamente a casa.
    Fare shopping di persona è piacevole, ma anche ricevere la spesa o i medicinali a casa è molto comodo. Non è un caso se proprio qualche giorno fa Amazon ha dichiarato di voler fare ulteriori 75.000 assunzioni
  • Denaro digitale. Chi ha toccato quelle banconote prima di me? L’emergenza Covid ci ha fatto vedere le normali banconote da una diversa prospettiva.  Molti di noi in questi giorni di crisi hanno imparato ad utilizzare denaro digitale, in pochi giorni milioni di persone hanno abbandonato un’abitudine consolidata da secoli. Il denaro digitale, superato questo primo scoglio d’apprendimento, è più semplice da utilizzare e più sicuro. Molti di noi continueranno ad utilizzarlo.
  • Didattica online. La pandemia ha accelerato il processo di informatizzazione per insegnanti ed alunni. In un mese, in condizioni di estrema difficoltà, sono stati raggiunti obiettivi che in condizioni normali avrebbero richiesto decenni. Intendiamoci non tutto è risolto, non tutte le famiglie hanno un PC o una tablet per ogni figlio, non tutti gli insegnanti stanno utilizzando una piattaforma online per la didattica. Ci sono numerosi casi di “rifiuto digitale”, ma il grande salto c’è stato. Milioni di studenti, domani mattina, seguiranno lezioni online. E’ un fatto.  Questi studenti in futuro sceglieranno l’università in base (anche) ai servizi online offerti, saranno poi maggiormente predisposti a lavorare da remoto in modalità “smartworking”.
  • Smartworking. Sempre a partire da “in un mese è cambiato tutto” troviamo il lavoro a distanza, detto “smartworking”. Anche in questo caso milioni di lavoratori, intere aziende, si sono rapidamente delocalizzati.
    Un esperimento sociologico straordinario, senza precedenti. Che ha dimostrato in pochi giorni sia la tesi sia l’antitesi: 

    • Lavorare “di persona” determina importanti vantaggi: sinergia, empatia, comunicazione, …
    • Lavorare a distanza, tramite meeting platform e chat, non è poi così differente dal lavorare “di persona”

Ci sono dei giorni in cui alcuni lavoratori possono lavorare da casa, non solo, evitando gli onerosi tempi di spostamento, producono molto di più.
Le aziende e i lavoratori hanno ben capito questo messaggio. Lo Smartworking è entrato definitivamente nelle nostre vite, sarebbe folle tornare completamente indietro, a maggior ragione in un momento in cui sarà necessaria una reazione in termini di produttività.

  • Lettura digitale. Leggere un libro digitale non è poi così diverso da leggere un libro cartaceo.
    A questa conclusione sono giunti molti di noi dopo qualche giorno di isolamento, la rete è piena di opportunità digitali da “sfogliare”.
    Non solo e-book, ma anche audiolibri e quotidiani online. Due fattori antitetici e concomitanti ci hanno spinto verso questa nuova direzione: la ricerca di nuove informazioni sul virus e la necessità di colmare i tempi di attesa in casa, hanno sdoganato la lettura online per molti, per moltissimi.
    Ci aspettiamo un mondo 2.0 con una forte crescita del numero di abbonati online ai quotidiani e con un numero sempre maggiore di lettori digitali.
  • Video chiamate. Sono diventate di fatto indispensabili, per tutti. Un tempo il telefono serviva per chiamare, poi per inviare SMS, poi per chattare e andare nei social. Oggi serve per fare video chiamate. Le video chiamate si sono rivelate preziose per combattere la solitudine e la nostalgia. Anche in questo caso video chiamare non è affatto come vedersi di persona, ciò non toglie che  molti di noi continueranno, in condizioni di vita “normale”,  a video chiamare.
  • Prenotazioni, conteggi e servizi digitali. Ci avviciniamo alla “fase 2”. Una ripartenza caratterizzata da un forte distanziamento sociale. Possibile solo se si riesce a limitare, gestire automaticamente, la presenza nei luoghi pubblici. Prenoteremo il nostro ristorante, il nostro posto di lettura in biblioteca, la sdraio al mare, lo sportello della posta e del comune, …  L’utilizzo di APP che erogano servizi in tempo reale avrà effetti sul nostro modo di percepire i servizi stessi, anche dopo la pandemia. Capiremo che, con una buona “cultura digitale”, si possono evitare le lunghe file ed ottenere servizi più efficienti, pubblici e privati.

Questi cambiamenti, tutti avvenuti in pochi giorni, accelereranno ulteriormente il processo di secolarizzazione di imprese e mestieri non al passo con i tempi. Molti posti di lavoro verranno persi, altri (speriamo altrettanti) verranno generati.

Il divario digitale si trasformerà in divario sociale, culturale ed economico.

Cosa succederà dopo il Covid?

Sicuramente passeremo più tempo all’aperto, riconquisteremo i nostri spazi, i nostri affetti,  ricominceremo a viaggiare. Correremo e ci abbracceremo di nuovo e di più.
Allo stesso tempo ci sentiremo, per molto tempo, in allarme per una possibile nuova pandemia. Questo sentimento alimenterà la necessità di mantenere “vie di fuga”, strategie di tipo digitale.

L’auspicio è di riuscire a trarre da questo momento di grave difficoltà, il meglio del mondo reale e del mondo virtuale e di miscelarlo per prenderci, dopo questa lunga pausa, il premio che tutti noi meritiamo.

La pandemia ci ha improvvisamente proiettato in una società completamente digitale.
Un Mondo 2.0.

Nulla sarà più come prima.

Mondoduepuntozero