Life online: la rete, un fenomeno in continua crescita

Qual’è l’effettivo utilizzo di internet? È vero che il nuovo web è utilizzato quotidianamente da molti di noi? Possiamo fare a meno di internet? Che effetto hanno gli smartphone sulla nostra vita e sulle nostre abitudini sociali?
Ritengo che il modo migliore per rispondere a queste domande sia quello di analizzare i dati relativi all’effettivo uso di internet, tramite alcune significative statistiche rintracciate proprio, udite udite, in  rete.

Le prime  statistiche da analizzare sono disponibili nel sito della Commissione Europea, preferisco quando si guardano i numeri utilizzare fonti istituzionali. Il titolo di questo file PDF , da cui prendo spunto per il mio articolo, è  “life online“,  lo trovo molto adeguato, fornisce immediatamente  il senso del cambiamento che stiamo vivendo, noi tutti o quasi.
Il primo grafico è particolarmente importante: in tutti i paesi della comunità europea il trend di utilizzo di internet è crescente seppure in modo diverso a seconda della nazione. L’assenza in questo grafico di dati recenti, relativi all’ultimo biennio, non ci permette a parer mio, di evidenziare il trend ancor più positivo dovuto alla diffusione degli smartphone.
(cliccate sull’immagine per vederla ingrandita!)

Stat_figura_1Per colmare questa carenza di “dati recenti”  ci spostiamo temporaneamente sul sito della The World Bank, qui il quadro è più esaustivo, troviamo tutte le nazioni del mondo ed anche dati del 2012. Il trend è positivo praticamente dappertutto (ad eccezione del piccolo e vicino San Marino…riflessi della crisi economica italiana?),  la tabella proposta ci permette visivamente di intuire come nei paesi con maggiore benessere, quindi dotati di un migliore tessuto sociale e di infrastrutture innovative, internet sia più diffuso. Non trovo però un legame diretto con la forma di governo e la presenza di una consolidata democrazia, il trend di crescita è presente anche in paesi non “apertamente democratici” o “recentemente democratici”.

Stat_figura_2

Passiamo ad altre interessanti statistiche, di nuovo fonte eurostat. Trovo importantissimo il grafico figura 3, comparabile con il grafico due presente nel precedente documento, la separazione per classi di età permette di rilevare un trend positivo per tutte le generazioni ma allo stesso tempo afferma con certezza come il cyberspazio è un fenomeno inversamente collegato all’età degli utilizzatori. Se provate a sommare, per ogni raggruppamento, la percentuale d’uso con l’età media scoprirete una sorta di “magic number” vicino al valore 110, ciò dimostra il rapporto linearmente inverso tra l’età dell’utilizzatore e la presenza in rete (20+93=113 per i giovani, 40+78=118 per la fascia media,  65+42=107 per i “meno giovani”).

Stat_figura_3

Il che mi porta a formulare due importanti assiomi: il primo  che fra un lustro, massimo due,  internet sarà diffusa ovunque ed in ogni momento della nostra vita, il secondo è che buona parte delle persone che sono ai vertici del nostro sistema sociale, istituzioni pubbliche o aziende private, sono nelle fasce d’età meno ricettive verso internet.

Forse i tempi che porteranno le nostre istituzioni ad essere realmente protagoniste della rete con servizi innovativi ed efficaci, comparabili con quelli offerti da Facebook, Twitter o Google,  non sono lontani, dipendono solo da un fisiologico “cambio di guardia”.
La figura 4 conferma questo divario anche relativamente ai nuovi devices mobili. La rete non è uguale per tutti.

Stat_figura_4La figura 5 evidenzia come la percentuale di popolazione che non usa internet nella Comunità Europea si va assottigliando.

Stat_figura_5

Interessante paragonare questo grafico con la figura 5 del primo documento PDF segnalato, questo  fornisce una  proiezione dell’utilizzo di internet in europa sino al 2015. Siamo o saremo tutti in rete.

Stat_figura_5bis

Passiamo da una statistica all’altra, in questo caso la nostra fonte e l’ office for national statistical del governo inglese, tra i numeri interessantissimi il fatto che il 73% degli adulti  utilizza internet almeno una volta al giorno ed inoltre il fatto che il 72% degli adulti ha, nel 2013, effettuato almeno un acquisto on line.
La trasposizione del proprio sè in internet avviene tramite atti di fiducia,   creazione di legami amicali,  utilizzo in rete del proprio denaro. Facciamo tutto tramite la rete (o stiamo per farlo).
Non dobbiamo dimenticare che il nuovo fenomeno 2.0 nasce grazie ai social network ma ottiene la sua consacrazione tramite i  nuovi devices, smartphone e tablet, la cui diffusione planetaria non tende a diminuire, la nostra fonte in questo caso è gartner. Se utilizzi Internet  molte volte al giorno, per chattare con gli amici, pubblicare una foto, cercare una strada, un nome, un taxi, controllare cosa fanno i tuoi figli, sei “dentro ad internet“.
Siamo sempre connessi.

Concludendo l’utilizzo di internet è in costante ed irreversibile crescita, credo però che oggi la nostra società sia caratterizzata da due forze opposte, naturalmente contrapposte, da un lato i nativi digitali, sempre connessi, sempre in rete, dall’altro i vertici della nostra società che spesso  per caratteristiche anagrafiche o background sono totalmente o parzialmente estranei al fenomeno internet, così diverso dal modello relazionale, lavorativo, personale utilizzato con successo per molti anni. Queste due forze spingono in direzioni diametralmente opposte l’una ha il controllo del mondo virtuale, l’altra del mondo reale, questa dicotomia, questo tiro alla fune, aumenta il divario sociale tra le generazioni e compartecipa alla crisi sociale ed economica che stiamo vivendo, rallentando le nostra dinamica sociale e la nostra crescita.
Mi chiedo, quasi ogni giorno, se riusciremo a superare questa fase, a vedere senza pregiudizio e senza impossibili aspettative questa nuova dimensione sociale, tanto imperfetta quanto onnipresente nelle nostre vite.
Oggi non si può pensare di fare politica, impresa, comunicazione, relazione, cultura, senza essere in rete.

Mondoduepuntozero

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