L’equivoco sulla lettura digitale

In quest’articolo ci concentriamo, per l’ennesima volta, sul falso dualismo tra libro cartaceo ed eBook ovvero tra lettura cartacea & lettura digitale.
In passato abbiamo analizzato studi universitari che hanno accertato come la lettura sequenziale, su testo cartaceo, lascia maggiori tracce nella nostra memoria, abbiamo scoperto,  con sorpresa, che gli anziani beneficiano durante la lettura della retro illuminazione fornita dalle tablet, abbiamo cercato di spiegare il potenziale, notevole, insito nell’ipertesto, nei link che collegano un testo ad un altro.

In questo articolo cerchiamo definitivamente di confutare l’equivoco relativo alla lettura digitale. Vogliamo, in poche righe, convincervi  che il dualismo con la lettura cartacea è totalmente  infondato. Per fare ciò utilizziamo il recente rapporto pubblicato dall’ISTAT, in data 13 gennaio 2016, in riferimento all’anno 2015,   rapporto denominato “La lettura in Italia“.

Focalizziamoci subito sul primo importante concetto espresso nel rapporto:  le persone che in Italia hanno effettuato, nell’ultimo trimestre, almeno una lettura digitale sono oltre quattro milioni, il fenomeno sta progressivamente diventando di massa:

L’8,2% della popolazione complessiva (4,5 milioni di persone pari al 14,1% delle persone che hanno navigato in Internet negli ultimi tre mesi) hanno letto o scaricato libri online o e-book negli ultimi tre mesi.

Sebbene il fenomeno sia meno capillare e rapido rispetto ad altri avvenuti in internet, citiamo ad esempio la diffusione virale di WhatsApp, si tratta di numeri da non sottovalutare, in ascesa. Inoltre l’arco temporale preso in considerazione è relativamente breve, un trimestre e non l’intero anno.

A questo primo assioma se ne va ad aggiungere subito un altro: la lettura digitale non è alternativa alla lettura cartacea. Non si stanno delineando due fazioni di lettori, come molti ipotizzano, bensì ci stiamo trasformando in “lettori onnivori” digitali & cartacei.

I volumi cartacei ed i libri in formato digitale non appaiono prodotti editoriali alternativi e necessariamente in competizione: la quota di persone che negli ultimi 3 mesi hanno letto online o scaricato libri o e-book aumenta in proporzione al numero di libri presenti in casa e tocca il valore massimo (23,8%) proprio tra le persone che dispongono già di una biblioteca domestica con oltre 200 volumi.

Quindi chi ama leggere vive, sempre più, questa sua “predisposizione” sia in ambito tradizionale sia tramite nuove modalità. A pensarci bene la cosa ha una sua logica, il valore di un romanzo, di un racconto è insito nell’opera, non nel dispositivo che ne permette la fruizione, mentre l’interesse, la passione, è propria del lettore. Nella casa di chi ama leggere biblioteca reale e biblioteca virtuale possono fondersi e completarsi a vicenda.

Il fenomeno “lettura digitale” analizzato da ISTAT  ci riserva ulteriori soprese:

In tale quadro può essere interpretato come un segnale positivo, anche se ancora flebile, il fatto che circa il 6% di quanti non hanno libri in casa ma hanno navigato in Internet negli ultimi tre mesi ha letto online o scaricato libri o e-book. La diffusione dei libri in versione digitale e degli e-book potrebbe rappresentare in prospettiva un nuovo canale di accesso alla lettura per le famiglie che non hanno grande familiarità con librerie e libri cartacei.

Forse, dopo svariati decenni e l’avvenuta alfabetizzazione di massa  il libro cartaceo ha raggiunto il suo picco massimo di interesse, forse nuovi canali di accesso al patrimonio culturale, canali digitali, possono catturare l’attenzione di chi, oggi,  non legge.

L’eBook può catturare nuovi  potenziali lettori, compulsivi, con poco tempo libero, buona capacità di interazione, con un ottimo rapporto con il materiale multimediale e con la rete, lettori che, proprio per le caratteristiche sin qui elencate, non hanno il giusto feeling con il libro in formato cartaceo. Di chi stiamo parlando? Ovviamente dei più giovani. Ipotesi che trova riscontro nel prossimo passo:

La lettura online e il download di libri e e-book sono tipicamente attività più praticate dai giovani: in particolare, riguardano ben il 22,4% dei ragazzi tra i 18 e i 19 anni che navigano su Internet. Analogamente a quanto rilevato per i libri tradizionali, a leggere online e scaricare libri sono in proporzione più le femmine (15,2% delle donne che frequentano il web) dei maschi (13,2%), con un picco fra le ragazze di 18-19 anni (27,8%).

Quasi un giovane su quattro, tra quelli che navigano in internet, uno su cinque in termini assoluti, legge “digitale”. La lettura digitale sta prendendo piede tra le nuove generazioni, quest’ultimo indice statistico ci porta a supporre che la percentuale di lettori digitali non farà che crescere nei prossimi anni, specie se, come pensiamo, i dispositivi per la lettura, i prezzi le condizioni di lettura miglioreranno ulteriormente.

C’è un ultimo aspetto, sociologicamente rilevante, da analizzare: il libro digitale, al contrario del libro cartaceo viene letto con frequenza simile in tutta Italia. Il digitale forse appianerà il divario, presente nella lettura tradizionale,  che esiste da sempre tra nord e sud.

Considerando l’accesso ai libri in formato digitale attraverso Internet, le tradizionali distanze tra le diverse aree del paese sembrano ridimensionarsi: l’attività di lettura e download di libri e e-book attraverso Internet riguarda infatti una quota di persone che oscilla tra il 16,4% del Nord-ovest e l’11,9% del Sud Italia e tra il 16,9% degli abitanti dei comuni centro di aree metropolitane e il 13,9% di quelli dei piccoli centri (da 2.001 a 10.000 abitanti)

Riassumendo:

  • Il dualismo tra testo cartaceo e testo digitale è inesistente, è solo una chiacchiera da bar (o da Facebook, poco cambia).
  • Chi legge molti libri tradizionali sempre più spesso legge anche libri digitali (eBooks).

La paura che  la lettura digitale produrrà eserciti di analfabeti è altrettanto priva di fondamento, anzi i trend forniti da ISTAT indicano il canale digitale come via per catturare l’attenzione dei “non lettori“, in particolare i giovanissimi. Questa maggiore propensione alla lettura digitale avviene tanto al nord quanto al sud, superando limiti storici insiti nella lettura tradizionale, d’altronde internet è uno spazio virtuale le cui tendenze difficilmente hanno precisi confini geografici.

I veri protagonisti di questo cambiamento sono i giovani e, indirettamente, gli strumenti tecnologici, ma i veri promotori, artefici di ogni bisogno culturale sono gli agenti sociali a loro più vicini i genitori, gli insegnanti, i bibliotecari, gli assistenti sociali, … L’azione di mediazione culturale resta il fulcro dell’intero processo, mentre la carta, i personal computer, le tablet, gli e-reader sono solo i canali di accesso all’informazione, canali che mutano, inevitabilmente, con il passare del tempo.

Cartaceo o Digitale? La migliore risposta , ovviamente, è che l’importante è leggere.
Passate parola.

Mondoduepuntozero

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